In un mercato mondiale che vede le macchine per il packaging in crescita con un CAGR 2022-2026 al +3,8% per un valore stimato che raggiungerà i 59.104 milioni di euro, il mercato italiano si attesta al vertice della produzione con il 16,8% del mercato pari a 8.5 miliardi, seguito da Germania con 7,3 e USA con 6,7 miliardi. Un mercato dalle elevate performance dove l’export pesa per 6,57 miliardi di euro, in crescita dell’1,7 nel periodo 21-22, in cui i settori clienti sono distribuiti tra il food and beverage, che copre il 56,7% del mercato e il non food, al 43,3% di cui il 16,7 specificamente legato al packaging farmaceutico, cresciuto dell’1,1%.

Il settore farmaceutico, che vede l’Italia rivaleggiare con la Germania al vertice della produzione farmaceutica e nei diversi comparti che la compongono, rivela nel 2022 un valore di mercato di 1,4 miliardi di euro nel segmento macchine per il packaging, dove primeggia il packaging primario con il 51,2% del mercato seguito dal secondario al 18,4%, dal labeling al 7,5 e dal fine linea al 6,7. Complessivamente si tratta di un settore florido e in costante espansione, che vale 6,6 miliardi di euro su scala globale, dove l’Italia vedrà una crescita del 3,2% entro il 2026, protagonista di un mercato che vivrà un incremento del +2,9% dove guidano Nord America al + 4,5%, Asia al + 2,7 ed EU al +2,4%.

Guardando ai segmenti specifici, va sottolineato che il packaging secondario, nel periodo 2021-2022 ha registrato un incremento del 31,6%, seguito dal fine linea al 17,3. Si tratta di due ambiti dove il settore farmaceutico, fortemente legato a stringenti parametri tecnici per il packaging primario a contatto con il prodotto, può sviluppare progetti di sostenibilità legati alla riduzione del materiale, al parziale utilizzo di riciclato, al contenimento del peso, all’ottimizzazione del processo.

Strategie improntate alla sostenibilità che non impattano sulla dimensione critica della produzione, legata alla stabilità del farmaco all’accuratezza dei dosaggi, delle ricette e alla compliance con gli obblighi di legge a livello nazionale ed europeo. Ancor più che in altri settori, infatti, per il farmaceutico l’integrità del prodotto risulta un fattore determinante per l’efficacia della terapia e della somministrazione, aspetti mission critical che prevalgono sull’impatto ambientale del prodotto stesso.

Nonostante i molti vincoli normativi, tuttavia, sono numerose le case farmaceutiche alla ricerca di soluzioni di riciclato sia carta che plastica, per componenti non a contatto con il prodotto, mentre sono al vaglio del legislatore proposte di digitalizzazione dei figli illustrativi con una significativa riduzione dell’uso di carta nella confezione farmaceutica.

Dati forniti dal Centro Studi Mecs

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