Proseguono gli approfondimenti all’interno della realtà associativa di AFI - una delle partnership più solide di Pharmintech - che mette in campo il suo network di relazioni indispensabili a costruire un calendario eventi all’altezza dei leader di mercato presenti in fiera. Tra i protagonisti del percorso di collaborazione c’è Alberto Bartolini, che con le sue competenze acquisite porta in dote una grande esperienza sul fronte della manufacturing supply chain e della digitalizzazione.
La filiera e la supply chain del farmaceutico al centro della scena
AFI opera sulla base di aree tematiche, una delle quali, legata alla complessa gestione della logistica e della supply chain che è al centro dell’azione di Alberto Bartolini, Responsabile Area Supply Chain.
“Si tratta di tutta la filiera dei prodotti health care, partendo dal titolare del prodotto che può avvalersi di stabilimenti propri o di CMOs per le componenti di industrializzazione, produzione del principio attivo, formulazione del prodotto semilavorato e il confezionamento, per proseguire poi in tutto il flusso della supply chain: dalla distribuzione primaria (depositi multi mandatari) alla secondaria grossisti e le farmacie, per giungere infine al paziente.”
Un’offerta di eventi capace di intercettare tutti i protagonisti della filiera
Pharmintech rappresenta quindi un punto di sintesi ideale per tutte le componenti del mondo healthcare, che possono trovare in fiera risposte alle esigenze più diverse. Produttori di macchine, di software, di sistemi, società di consulenza.
“Osservando la varietà di target che sappiamo essere presenti in fiera” - prosegue Bartolini, “abbiamo privilegiato da sempre tematiche di appeal per visitatori ed espositori, capaci di formare, informare ma anche di sollecitare e sviluppare il dibattito. Pensiamo a temi come la tracciabilità, la Cold Chain (indispensabile per i prodotti di origine biologica): processi sui quali le tecnologie 4.0, tra le quali la digitalizzazione, possono svolgere un ruolo dirimente per migliorare in modo esponenziale la sicurezza del farmaco e quindi del paziente.” E aggiunge: “Il calendario di eventi scientifici delle giornate di fiera è molto ricco di spunti e caratterizzato dalla credibilità che AFI, forte dei suoi 60 anni di esperienza, è in grado di portare sia con le professionalità messe in campo che con la storia del simposio, che non ha bisogno di presentazioni. Partendo dal farmaceutico, infatti, AFI ha ormai abbracciato l’intera filiera healthcare toccando anche i mondi biotech, medical devices, e food supplements. Accanto alla tecnologia e alla digitalizzazione, non va dimenticato il mondo regolatorio che per il mondo pharma svolge un ruolo dirimente sia sul fronte dello sviluppo di nuove formulazioni che sul piano processing e packaging.”
Big data e sostenibilità: protagonisti che non tramontano
Tra i temi al centro della scena anche nel 2024, spiccano ancora sostenibilità e digitalizzazione, tra digital twin, machine learning e intelligenza artificiale sempre più applicati dallo sviluppo del prodotto alla gestione razionale del magazzino.
“I dati svolgono un ruolo strategico su tutti i fronti” - osserva ancora Bartolini - “perché i dati sono il nutrimento fondamentale da cui derivano le informazioni necessarie per una corretta conduzione dell’azienda, sia perché di dati si nutre l’Intelligenza Artificiale in grado, di conseguenza, di elaborare simulazioni di futuri scenari di sviluppo.”
Packaging farmaceutico tra voglia di green e regolamentazione
Non può mancare, viste le radici della fiera ancora ben vive, una chiosa finale sul mondo packaging, rappresentato in fiera da alcune delle aziende più competitive sul mercato mondiale, che sono spesso italiane: “Se parliamo di confezionamento, la sostenibilità è sicuramente un tema rilevante” conclude Bartolini “per quanto nel farmaceutico il packaging primario abbia un forte impatto sulla stabilità del prodotto e quindi le possibilità di effettuare cambiamenti nella tipologia di materiali “green” alternativi a quelli in uso è molto limitata. C’è però grande spazio sul packaging secondario, specialmente se il regolatore amplierà la libertà di azione dei produttori, permettendo percentuali crescenti di riciclato in carta e plastica, che pur garantendo la corretta informazione al paziente permetta al tempo stesso di avvicinarsi alle sempre maggiori aspettative sul fronte della riduzione dell’impatto ambientale. Ecco, quindi, che si può rendere possibile l’entrata in campo di nuove soluzioni cartotecniche, nuovi materiali riciclati e riciclabili, temi sui quali AFI lavora da tempo in attesa di un’indicazione netta del legislatore nella direzione di una sempre maggiore sostenibilità.”