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Egualia per Pharmintech: Intervista a Adriano Pietrosanto

Egualia è l’Associazione che rappresenta oltre 60 aziende farmaceutiche che producono sia per il mercato nazionale che per i mercati esteri, oltre ad aziende impegnate nella produzione di farmaci in conto terzi per tutta l’industria farmaceutica. Abbiamo parlato con Adriano Pietrosanto, Director Technical and Scientific Area, Industrial Manufacturing and Quality, di sostenibilità e dei progetti in via di sviluppo.

1.       Qual è l’importanza di partecipare a una fiera come Pharmintech per la vostra associazione?

Pharmitech si presenta ormai da anni, come un appuntamento significativo per il mondo chimico-farmaceutico. Un evento che accende i riflettori su tutte le fasi della filiera: dalla produzione alle tecnologie, fino ai materiali di imballaggio e ai servizi ad alto valore aggiunto.

Sono tutti temi cruciali per le nostre aziende associate, costantemente a caccia di avanzamenti tecnologici sul fronte della produzione, necessari per ottemperare alle linee guida GMP sempre più stringenti e per far fronte ai grandi cambiamenti degli ultimi anni nell’ambito della supply chain. A tale proposito, giova precisare che EGUALIA rappresenta un comparto da circa 3,2 miliardi di euro di fatturato e 200 milioni di investimenti annui, con circa 10mila addetti diretti, impegnati quotidianamente nei quasi 40 siti produttivi presenti su tutto il territorio nazionale. Un settore tra i più trainanti dell’economia e dell’industria non solo a livello nazionale, essendo l’Italia il secondo Paese produttore di generici in Europa, con un export di oltre il 50% della propria produzione, ma anche a livello europeo, dove il 67% dei medicinali dispensati ogni giorno sono generici.

2.       Qual è la vostra mission e quali sono i temi e i nuovi progetti su cui state puntando?

Le aziende di EGUALIA sono alleate strategiche del Servizio Sanitario Nazionale nell’obiettivo di mantenere l’equilibrio tra la vocazione universalistica dell’assistenza sanitaria e le risorse economiche a disposizione, affinché l’accesso alle cure possa rimanere un diritto di tutti.

La mission dell’Associazione è infatti quella di creare valore per la salute dei pazienti garantendo una maggior possibilità di accesso ai farmaci in tutte le principali aree terapeutiche, riducendo le disuguaglianze, ottimizzando l’uso delle risorse del Ssn e migliorando l’aderenza terapeutica.

EGUALIA svolge anche un importante ruolo consultivo nel settore sanitario italiano, lavorando a stretto contatto con le istituzioni italiane ed europee per sviluppare soluzioni sostenibili per l’assistenza farmaceutica e per aumentare la forza competitiva dell’Italia nel mercato farmaceutico mondiale.  La realtà produttiva rappresentata all’interno di EGUALIA è infatti in costante crescita: già oggi oltre il 50% dei medicinali generici equivalenti in commercio nel nostro Paese sono prodotti da officine di produzione dislocate sul territorio italiano e proprio grazie all’offerta produttiva generata dal mercato dei farmaci generici equivalenti, molte piccole e medie imprese del tessuto produttivo italiano hanno avuto nuove opportunità di crescita e sviluppo e hanno raggiunto un livello di eccellenza, riconosciuto a livello mondiale, in molte produzioni farmaceutiche.

EGUALIA punta ad un ulteriore sviluppo del comparto orientato alla salvaguardia del tessuto produttivo italiano e alla creazione di nuova occupazione, sia in ambito produttivo, sia nell’indotto, sia nelle aree di sviluppo tecnologico.

Per raggiungere questo obiettivo, crediamo sia fondamentale diversificare le fonti di approvvigionamenti di materie prime e prodotto finito farmaceutico, incrementando la produzione farmaceutica in Italia e in Europa mediante le politiche di reshoring, uno dei principali obiettivi associativi degli ultimi anni.

La pandemia prima e il recente conflitto bellico in Ucraina adesso ha messo in luce la necessità di rivedere profondamente le logiche della catena del valore attraverso la filiera produttiva del farmaco. La difficoltà di approvvigionamento di prodotti fuori brevetto da più tempo ed oggi fortemente necessari alle terapie intensive, segnalano quanto le cause più profonde dei fenomeni di carenza vadano ricercate più prospetticamente, al di fuori delle contingenze del momento.

Proprio sul tema produzione, Egualia tramite l’associazione europea Medicines for Europe è fortemente impegnata nel dialogo con la Commissione Europea volto ad irrobustire la complessa catena di fornitura dei medicinali. È auspicabile favorire la presenza di più poli produttivi dislocati aree geografiche diverse, per garantire un rapido approvvigionamento e distribuzione di medicinali in caso di emergenza. Non si tratta di favorire il mercato europeo a danno di quello asiatico, dobbiamo però dare alle aziende europee gli strumenti per incrementare le proprie produzioni, attraverso appunto le politiche di reshoring. I plant produttivi italiani hanno pronti numerosi progetti di investimento, ma vanno risolti alcuni importanti nodi relativi alle difficoltà di accesso ai fondi e ai tempi autorizzativi: in tal senso la recente apertura del un nuovo bando stanziato dal MIMIT di circa 392 milioni di euro per lo strumento dei “Contratti di sviluppo” a sostegno dei programmi industriali delle filiere produttive strategiche delle aree del centro nord del Paese, tra cui la chimico-farmaceutica, potrebbe dare un grande impulso all’incremento delle produzioni, il cui buon esito non può prescindere dalla concessione di fast track regolatori atti a diminuire i tempi di ottenimento delle relative autorizzazioni.

3.       Sostenibilità e digitalizzazione: che contributo può dare la vostra associazione e qual è la direzione del mercato LifeScience in tal senso, dal vostro punto di vista?

La pervasività delle nuove tecnologie e l'aumento esponenziale della produzione dei dati hanno contribuito a rendere il digitale parte integrante della nostra vita. E anche il mondo della sanità è interessato da questa grande trasformazione.

Oggi i sistemi salute – in particolar modo quelli più ampiamente sviluppati come pilastri di benessere sociale, come il nostro SSN – svolgono un ruolo da protagonisti nella Data Economy, attraverso l'uso di tecnologie digitali abilitanti in un mondo sempre più interconnesso e dinamico. La stessa Organizzazione Mondiale Sanità, negli ultimi anni, ha riaffermato il valore strategico del digitale anche per rendere i sistemi sanitari più efficienti e sostenibili e contribuire a garantire un accesso più equo e trattamenti di maggiore efficacia per migliorare la salute e la qualità di vita dei cittadini.

Le esperienze di altri Paesi leader nella digitalizzazione della sanità come Finlandia, Estonia e Israele evidenziano l'importanza di avere una strategia digitale del Paese e un ecosistema di sanità digitale che coinvolga l'intera filiera, con investimenti in infrastrutture e competenze digitali degli operatori sanitari e dei cittadini. Per questo EGUALIA è al fianco dell’Europa sul tema della spinta alla sostenibilità e digitalizzazione.

Tra gli obiettivi della Commissione europea c’è infatti anche la promozione della digitalizzazione all’interno del comparto farmaceutico a partire dal 2030. Le aziende del nostro comparto sono decisamente a favore di questa spinta verso la digitalizzazione e ritengono che l’intervento più urgente riguardi la sostituzione del foglietto illustrativo cartaceo con una versione digitale delle informazioni sul prodotto (ePI).

Questa soluzione consentirebbe in primo luogo di ridurre l’utilizzo di carta nelle confezioni di medicinali, in linea con gli obiettivi del Green Deal infatti, ma soprattutto il formato digitale consentirebbe una maggiore accessibilità alle informazioni per tutti i pazienti e quindi una maggiore diffusione del medicinale tra tutti i Paesi dell’UE, ovviando alla necessità di stampare foglietti multilingue differenziati a seconda dello Stato di destinazione. Sarebbe anche un’arma in più nella gestione delle carenze, consentendo di dirottare più facilmente la distribuzione là dove ce ne fosse più bisogno.