Eurpack , con sede ad Aprilia (LT), è un'azienda storica con 110 anni di esperienza nel settore del packaging farmaceutico. Leader nel settore, nasce nel 1912 come una delle più antiche tipografie di Roma. Dal 1940 Eurpack produce innovazione per il settore farmaceutico con una forte politica di sviluppo, che vede oggi impegnata la quarta generazione della famiglia Diaz nella gestione diretta in un costante processo di espansione. Giulio Corteggiani, Strategic Project Manager di Eurpack, fa il punto sul mercato del settore nei prossimi mesi.
Quali tecnologie saranno presenti in fiera?
"A IPACK-IMA presenteremo i temi del green packaging e dell'inclusione sociale che negli ultimi anni sono stati il motore di importanti iniziative e nuovi progetti, ma soprattutto presenteremo nel nostro stand le ultime novità tecnologiche. Di grande importanza sarà la presentazione di Bikit®, un progetto sviluppato con un duplice obiettivo: migliorare la fruibilità del foglio illustrativo da parte del paziente e del medico; proporre una soluzione vantaggiosa ai nostri clienti. Questa soluzione innovativa apporta sostanziali semplificazioni ai processi gestionali, di approvvigionamento e logistici: è in grado di racchiudere, in un unico prodotto, diverse tipologie di foglietto illustrativo (Istruzioni per l'uso, Guida ai farmaci e Foglio informativo per il paziente) e, non da ultimo, offerte la possibilità di inserire accessori utili alla terapia".
Quali prospettive vede per il mercato nei prossimi mesi?
"Attualmente l'intera industria cartaria e il mercato mondiale sono caratterizzati da difficoltà nel reperire materie prime ed energia per la produzione.
Riteniamo che questa scarsità di materiali non si risolverà nell'immediato futuro e che si rifletterà e influenzerà le richieste e le esigenze del mercato stesso.
In Eurpack lavoriamo da anni per un processo produttivo che protegga le risorse naturali. Ora più che mai, questa tendenza è una necessità e non si limita più ad adeguare i processi produttivi in un'ottica green, ma si riflette anche nella ricerca di nuove soluzioni che ottimizzino il più possibile la quantità di materie prime utilizzate.
Ci aspettiamo quindi che in futuro si preferiscano confezioni più semplici da produrre, che facilitino i processi di confezionamento dei produttori e che siano facili da usare e da smaltire per gli utenti finali. La semplificazione dei processi produttivi si traduce direttamente anche in una riduzione degli scarti di produzione".